Basta. State zitti, tutti. E anche io.

“Love is never lost”, she said. “It follows you and finds you”

R.N.

Una volta stavo su facebook, poi ho smesso. Così adesso alcuni quando mi incontrano la sera ai concerti o a una festa, o mi incrociano per caso per strada, sull’autobus, al cinema, mi guardano increduli, come fossi un fantasma. Come un fantasma, del resto, appaio inatteso, non avendo prima annunciato la mia presenza con un like o cliccando sull’opzione “parteciperò”. Devo confessare che non è male per nulla. Anzi.

E’ strano ritrovarsi sul proprio blog abbandonato. Non lo aprivo da oltre un anno e mi ha fatto tenerezza ritrovarlo, riconoscere parole e stati d’animo. Come passeggiare da solo su una spiaggia invernale in una giornata di sole: chi vorresti accanto con gli occhi brillanti non c’è più, o forse semplicemente sta per arrivare. Le onde invadono la sabbia e poi si ritirano, tutto intorno è luce e deserto, e senza motivo inizi a sorridere e decidi di piantare gli alberi di un nuovo giardino. Questo.

 

 

E’ strano darne notizia qui, visto che questo blog porta il nome di un altro libro. Ma il giardino elettrico è in realtà una dimensione a sè – o almeno io la immagino tale – per cui c’è posto anche per nuove storie e viaggi, e quindi anche per questa avventura sardo-cosmica, da oggi in libreria.

Qui la scheda: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7781&titolo=SA+REINA

Qui il gruppo facebook per recensioni, eventi e commenti: https://www.facebook.com/groups/538943112813834/

Vale, rock’n’roll! S.

Usciamo.
Andiamo dove questa solitudine non è il tuo viso.

“Proprio lo scrivere mi ha allontanato dalla vita politica.
– E se la poesia si unisse alla politica?
– Sarebbe la condanna di ogni desiderio”

1. Ritorno a Villa Borghese

Il vento mi toglie dalle mani due fogli e li fa volare oltre la panchina.

“Sei tu?”, chiedo io.

Inizio a vedere, di nuovo. Roma è una distesa di luce ancorata al cielo, e io sono ovunque.

Muori senza morire e vivrai per sempre

“Viveva con libri che lo portavano ad altri libri, opere d’arte che lo portavano a fare ipotesi, musica che lo portava verso mondi al di là di quelli dell’esperienza”